Il riciclo delle lattine che fa scuola in Europa
Lattine in alluminio: un modello di sostenibilità tra diffusione globale, efficienza di riciclo. L’Italia tra i Paesi leader.
IL RICICLO IN EUROPA
In base ai dati di European Aluminium – associazione che riunisce oltre 100 membri tra produttori, trasformatori, riciclatori e associazioni nazionali, con 600 impianti in 30 Paesi europei – la lattina in alluminio si conferma tra i contenitori per bevande più utilizzati a livello globale.
In Europa, ogni anno, se ne consumano 50 miliardi, principalmente per acqua, bibite e birra.
L’ampia diffusione della lattina in alluminio è legata alla combinazione di molteplici vantaggi: lunga conservazione dei contenuti, leggerezza, facilità di impilaggio, resistenza agli urti, capacità di mantenere la temperatura, facilità di riconoscimento per la raccolta differenziata e ridotta perdita di qualità del materiale durante il riciclo.
Inoltre, il ciclo di riutilizzo è estremamente rapido: bastano 60 giorni per tornare sul mercato come nuova lattina. Queste caratteristiche rappresentano un forte valore ambientale, difficile da eguagliare con altri contenitori per bevande.
Con l’imminente applicazione del PPWR, la lattina di alluminio gioca un ruolo cruciale nel raggiungimento dei target di riciclo fissati dall’UE per il 2025 e il 2030.
IL RICICLO IN ITALIA
L’Italia si distingue tra i Paesi leader nel riciclo degli imballaggi in alluminio, raggiungendo un tasso vicini al 75%.
Secondo CIAL, Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio, non vi sono ostacoli per superare il 90% di tasso di riciclo, un traguardo che in Italia il settore delle lattine ha già quasi raggiunto. Questo risultato è attribuito all’educazione dei cittadini, sostenuta da una stretta collaborazione tra vari protagonisti: produttori di alluminio, aziende di marca, distribuzione, ristorazione, servizi municipalizzati, cittadini e studenti. Una sinergia che rende il riciclo un obiettivo collettivo.